13 febbraio 2012

OMERO IL MITO DEI POETI

MITI E POETI CONTEMPORANEI

Sabato 11 Febbraio “LA DISCUSSIONE” è stata ospite di GILDARTE TV con alcuni suoi poeti. Il filmato fra breve andrà in web. Una poetessa così ci scrive:
Caro Calogero, voglio ringraziarti ancora di questo invito! Vorrei > ringraziare tutti gli organizzatori e partecipanti ma intanto comincio > da te :) Ci sono andata come parte del pubblico, ed improvvisamente mi
> sono trovata a dare il mio contributo - spero gradito :) Cmq. Tutti > sono stati bravissimi, e non vedo l'ora di risentire le vostre poesie > nel filmato. Ci vediamo il 22, ti auguro buonissima domenica.
Carissima amica grazie per averci scritto e per aver visitato questo blog.
.....*.....

Il post OMERO IL MITO DEI POETI, da non disprezzare, ma da leggere e capire... sta suscitando delle reazioni favorevoli che ci aiutano a meditare per comprenderci meglio. Le persone che si danno delle “arie da sommi vati” non li sopporto. A me piace il confronto. Testo per testo con “chiunque” senza pregiudizi.
Un’altra amica ci scrive?
Caro Calogero cosa vuoi dire con il tuo pos i miti ?

Il mio è un discorso generale e di principio. Forse non hai letto bene il volantino, che era sulle sedie, di "LA DISCUSSIONE" che è stato scritto prima di sabato  sera. Che dice chiaramente che vanno bene i miti, ma bisogna rispettare anche gli altri poeti, o artisti vari, Quello che c’è scritto è coerente a quanto sopra. Per me Si è veramente Poeti, se si è certamente capaci di sapere amare: Non si può essere cattivi e poeti insieme. Si può scrivere qualche poesia bella... ma prima o poi si rivela finta. Io le cose le dico sempre direttamente. Amare la poesia significa conoscere e condividere con gli altri gioie e dolori.
Sotto le PoeMie che ho letto sabato a GILDARTE TV.
Calogero Di Giuseppe
OMAGGIO A GIACOMO LEOPARDI
L’INFINITO
Di Giacomo Leopardi
Traduzione, incompiuta ,in dialetto siciliano.
( Da Poesie in dialetto)
Sempri caru mi fu ‘stu colli sulu
e stu limmitu, ca di tanta parti
di l’urtimu orizzonti a vista leva.
Ma assittannumi e guardannnu… infiniti
spazzi ddabbanna didda, e spirituali
silenzii, e funnutissima cuieti
nu pinsiari mi fingiu; unni pi picca
lu cori nun si scanta. E cuamu u viantu
siantu sciusciari tra ‘sti chianti, ìia chiddu
infinitu silenziu a chista vuci
vaiu aguagliannu: e ricuardu l’eternu,
e li muarti stasciuni, e la prisenti
e viva e lu suanu d’idda, accussì
tra chista immensità lu ma pinsiari
s’annega…e l’affunnari ducilmenti
mi piaci ni stu rannissimu mari.
Gennaio 1999
Questo testo è catalogato presso IL CENTRO
STUDI LEOPARDIANI di Recanati
.....*....
IN CERCA DELLA PRIMAVERA
Quando gli alberi
Foglie
Più non avranno…
Ti ricorderai di me.
Quando gli alberi
Abbandonati
Dalla verde vita
Ricorderanno mesti
Il ritorno della primavera
Ti ricorderai di me.
Quando gli alberi
Nudi
Come te…senza me
Saranno
Sentirai il vuoto
Stringerti il cuore
Come un albero isolato
Dalla fredda neve
Ti ricorderai di me..
E del calore che t’ho dato…
E come gli alberi,
Con i rami tronchi,
Verso il cielo
Tu tenderai
Le tue braccia vuote
Nell’infinito
In cerca di me.
15 Febbraio 1981.
.....*.....
Calogero Di Giuseppe
Omaggio a G. Leopardi
L'URLO
Dove riposa il vento
quando tutto tace?…
Dove riposa il vento
quando d'amore e morte
tremanti noi viviamo?
Dove riposa il vento
dopo la tempesta
dopo lo scompiglio delle dune
dopo quel subbuglio metamorfico
dell'infocato deserto?
Sì. Io lo so…dopo la bufera
del caos alpino, il vento…
s'acquieta nel mio cuore
per scoprire ancora una volta
con una tremenda folata
e diffondere velocemente
il mio urlo invocante amore.
23 Gennaio 1999.
.....*.....
Omaggio a G. Leopardi
IL CANTO SOLITARIO
Ovunque le tue spoglie son, gran dio
del verso, luce danno ad ogni vate,
e del sapere…sommo è il tuo pensiero,
fulgida stella, tra le grandi e belle.
Morto nel cuore, senza più speranza,
conforto fu per Te la bianca luna…
più delle cose belle ch'hai cantato.
Nel fragile tuo corpo
ingegnoso pensiero
luminoso cammino.
Faro…nel confuso poetico mare,
babele laica diffusa e possente,
senza risorse, cuore…estro…mente.
Ovunque le tue ceneri son sparse
stai in me col tuo sepolcro.
Non c'è l'insegna né un grande portale
ma, nell'anima, un libro, un libro solo…
la sofferente vita…il verso tuo…
il canto solitario
il canto dei canti senza speranza…
nell'infinito spazio
anelito…Poesia…
eterna Primavera
ovunque e sempre, Luce.
22 Febbraio 2005
Calogero Di Giuseppe
Letture per GILDARTE (MI)
GILDARTE TV (MI)
11 Febbraio 2012
 .....*.....

6 febbraio 2012

IL SOMMO POETA DANTE ALIGHIERI (1265--1321)

NON CI  SONO POETI DA DISPREZZARE... MA DA LEGGERE E CAPIRE

Mi scrive una importante amica lettrice: “Ciao Calogero, mi fa molto piacere pensare che ci siano ancora in giro dei "folli" che si in contrano, recitano poesie, parlano di poesia, di arte, fanno musica ecc. perché davvero, come ha detto qualcuno, finché ci sono  questi pazzi il mondo è salvo! Mandami poi qualche poesia che ti ha affascinato. Ciao Rita”   In senso stretto un poeta è uno scrittore di poesie.  Il sostantivo deriva dal verbo greco ποιεω (traslit. poieo), il cui significato letterale è "fare". I primi poeti declamavano le loro opere oralmente, accompagnandosi con la musica, come già Omero, il poeta più famoso dell'antichità. Nel mondo greco e romano sono comunque molti i poeti degni di nota: Lista di poeti della Grecia antica e moderna Lista di poeti dell'antica Roma I primi a scrivere poesie in italiano furono gli esponenti della scuola siciliana da cui derivò il dolce stil novo; tra i grandi del periodo spiccano Dante, Petrarca e Boccaccio. Il valore dei testi dei poeti va al di là del vero significato delle parole, e coinvolge aspetti fonetici e musicali, attraverso un linguaggio che spesso si presta a varie interpretazioni e può suscitare forti emozioni. Perciò in senso lato si suole definire poeta chiunque - artista o no - manifesti questa capacità nelle proprie opere o anche soltanto nel proprio modo di comunicare. Da wikipedia  « Il poeta che indossa la guarnacca del critico rinnega se stesso »
 (Mario Rapisardi)                                                                                                                         

Di Dante son “l’amico” e me ne vanto
NOVO STIL NOVO
.....*.....
Calogero Di Giuseppe

LO PAN DE LO POETA

Ne lo giardino mio fu trapiantata
la Rosa de l’ardore e de lo core
Regina delli fiori  profumata.
Dello “novo stil   novo” sum poeta    (1
che canta pe’ le donne e pe’ l’Amore
per’una vita bona e tanto cheta.

Quanno lo core tantu forte batte
pe’ lo pensiero de la Donna mia
me scordo de magnar lo bono pane,
me scordo de lo vino ne la botte
e dedico a la donna pura e pia
li Canti che le scrivo ne’ la notte.

Ora che lo Petrarca se ne iuto
co’ l’Alighiero Dante suso suso
chi mai farà le rime con conuto?
pi queli che ci avete su la testa?
lo faccio meo...di chisto me ne scuso
ma vui... nun fate quela faccia mesta.

De lo Boccaccio sono sti trovate
quelo de lo gran giglio fiorentino  (2
quelo de le gran fole burlonate
rivale de la Rosa profumata
rago de lo me core birichino  (3
ne l’ora de la vita consumata.

Ego sum lo poeta de lo Pane
di li gran cosi veri e puvirelli,
e voglio bene a l’omo... puro al cane,
de la Rosa rossa, tea e delicata
de li cori puri e verginelli
amo puro a pranzo ‘na gran magnata.

!) “Stile letterario storico” ora desiderato.
2) Simbolo di Firenze. Nei pressi della quale Boccaccio è nato.
3) Le fiamme degli scherzi pesanti dei toscani fan soffrire il mio cuore capriccioso.
10 maggio 2011                                 1

31 gennaio 2012

OMAGGIO A LEOPARDI

OMAGGIO A GIACOMO LEOPARDI

So che questo titolo, del mio ultimo libro, può suscitare dubbi e additarmi come presuntuoso. Per annullare il dubbio non ho chiamato i miei versi poesie ma PoeMie. Cioè stati d’animo che costringono il mio cervello ad espellere,
come vulcano in eruzione, un miscuglio di parole, lettere e sillabe come faville.
Poi il cuore cede alla sonnolenza letteraria... ai dubbi ...
mentre il cervello come morto se ne sta in mezzo al misterioso fango dell’essere e del vivere.
I problemi sociali mi hanno fatto dimenticare di essere un “malato di poesia” ma i lettori, di questo blog, mi chiedono le poeMie e allora mi sento meno solo e spero che non mi manchi mai la loro compagnia. Grazie a tutti, grazie... grazie.
Calogero
.....*.....
AL DI LA’ DELLA SIEPE

Al di là della siepe la morte
Oh Giacomo mio…
Dell’ultima speranza io ti parlo
Trattengo il respiro…
E solo come Te sempre m’affanno
Chiedendo al pastore
E alla silenziosa luna bianca
Il perché delle cose.

Chi sono io?…e Tu chi eri?…
Chi sei che ancor vaghi intorno a noi
Microbi mortali?…

Questa penna dirti non sa
Del mio pensiero
E del fenomeno mortale
Della mafia
Che sotterra
La sicula onestà.

Calogero Di Giuseppe

1995 (?)
.....*.....

IN CERCA DELLA PRIMAVERA


Quando gli alberi
Foglie
Più non avranno…
Ti ricorderai di me.

Quando gli alberi
Abbandonati
Dalla verde vita
Ricorderanno mesti
Il ritorno della primavera
Ti ricorderai di me.

Quando gli alberi
Nudi
Come te…senza me
Saranno
Sentirai il vuoto
Stringerti il cuore
Come un albero isolato
Dalla fredda neve
Ti ricorderai di me..
E del calore che t’ho dato…
E come gli alberi,
Con i rami tronchi,
Verso il cielo
Tu tenderai
Le tue braccia vuote
Nell’infinito
In cerca di me.

15 Febbraio 1981.

Calogero Di Giuseppe

29 gennaio 2012

OSCAR LUIGI SCALFARO

I GRANDI UOMINI DELLA NOSTRA ITALIA

I PADRI DELLA PATRIA
Oscar Luigi Scalfaro (Novara, 9 settembre 1918Roma, 29 gennaio 2012) è stato un politico ed ex magistrato italiano, nono Presidente della Repubblica dal 1992 al 1999. Fu eletto deputato ininterrottamente dal 1946 al 1992, quando, durante la sua presidenza della Camera dei deputati, fu eletto Presidente della Repubblica. In precedenza era stato Ministro dell'Interno nel Governo Craxi I. Era senatore a vita aderente al Partito Democratico. Scalfaro, insieme a Sandro Pertini (che presiedette come membro anziano il Senato nel 1987) ed Enrico De Nicola (presidente della Camera, del Senato e della Repubblica dal 1º gennaio all'11 maggio 1948), ha ricoperto tutte le tre più alte cariche dello Stato: è infatti stato Presidente della Repubblica e Presidente della Camera, oltre ad avere presieduto provvisoriamente il Senato all'inizio della XV Legislatura[1].

Oscar Luigi Scalfaro
Durata mandato
Predecessore
Successore


Durata mandato
Predecessore
Successore


Durata mandato
Presidente
Predecessore
Successore


In carica
Inizio mandato


Dati generali
Partito politico



on. Oscar Luigi Scalfaro


Legislatura
AC, I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI




sen. Oscar Luigi Scalfaro


Luogo nascita
Novara
Data nascita
Luogo morte
Roma
Data morte
29 Gennaio 2012 (93 anni)
Titolo di studio
Laurea in Giurisprudenza
Professione
Politico, ex magistrato,
Legislatura
XIII, XIV, XV, XVI
Gruppo
Misto
Senatore a vita

Investitura
Data
15 maggio 1999

VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
..............
Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
.....
27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

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PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

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Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero