9 gennaio 2015

ASSALTO AL GIORNALE CHARLIE HEBDO



ASSALTO AL GIORNALE CHARLIE HEBDO
IL parere del Papa
Papa Francesco ha spiegato bene che “la libertà religiosa come la libertà di espressione sono diritti umani fondamentali. Non si può violarli. Il massacro a Parigi, ci insegna che non si deve uccidere ma neanche travalicare la libertà altrui, né tantomeno offendere gli idoli o le religioni di miliardi di persone di vari continenti.  Con chiarezza lo ha spiegato la massima autorità mondiale: Il Papa, che   ha voluto fare un esempio concreto durante un’intervista: “Se il dottor Gasparri , l’organizzatore dei viaggi papali, che è mio amico, dice una parolaccia contro la mia mamma è normale che si aspetti un pugno. Non si può provocare, non si può prendere in giro la religione di un altro. Non va bene!  
GIONALI- GIORNALISTI E PROVOCATORI’
Parigi, assalto al giornale satirico Charlie Hebdo.
 “Allah è grande”, scatta il blitz, poi gli spari: morte 12 persone. Identificati e localizzati i terroristi.
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Cari amici… lettori, credo di essere uno di quei che di Satira vive minuto per minuto e che della LIBERTA’ ne ha fatto una “Religione”. Però rispetto anche quella degli altri! CONDANNO FERMAMENTE CHI UCCIDE: nessun massacro è giustificabile!  La responsabilità di quanto è successo a Parigi è delle vittime: io sono un cattolico cristiano e credo in Dio e in Gesù e non Giustifico chi li insulta. Tanto meno insulto gli Dei degli altri popoli. Chi lo fa calpesta la Libertà degli altri. Credo che quando un giornalista satirico arriva a profanare le religioni degli altri popoli è perché non ha più idee… neanche quelle politiche. La volgarità sessuale o d’altro è sempre sintomo di poca intelligenza. Nascondersi dietro la Satira per vendere più copie del giornale è una vigliaccheria che corrisponde all’industria… e in un caso come questo può provocare disastri di qualsiasi genere. Non bisogna uccidere: ma neanche insultare gli Dei altrui.     www.tuttokalosghero.blogspot.com
Calogero Di Giuseppe


VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
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Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
.....
27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

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PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

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Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero