29 novembre 2011

LA CRISI, LA DIGNITA' L'ONORE.

LA CRISI, LA DIGNITA’ L’ONORE.
E l'orgoglio di essere italiani e di avere GIORGIO NAPOLITANO come Presidente 

L’eterna bestia umana si inventa di tutto per assecondare il proprio egoismo...  persino che ci sono razze umane inferiori alle altre. Vi ricordate la gaffe dell’ultimo giullare? Sul palcoscenico mondiale ha dichiarato: quelli orientali sono incivili. Ma poi... dopo qualche hanno, ha baciato la mano al Ras libico sotto la sua tenda in Italia, come facevano i “cicisbei” a Corte ai loro padroni. Ora non c’è più.  La crisi non è solo economica è anche immorale. Senza l’Onore tutto è perduto: Leggete I MALAVOGLI di Giovanni Verga.
Basterebbe che quelli che hanno rubato allo Stato, o che non pagano le dovute tasse, restituissero un 3-4% alle case della derubata Italia che il debito pubblico fosse risanato. E perché lo stato deve elargire euro alle grandi e piccole testate giornalistiche o editoriali? Per essere liberi. Ma credete che siano liberi quei cani col microfono in mano che, contro l’evidenza, difendono i loro padroni? Il giornalismo vero c’è... ma è sopraffatto dallo tsunami delle sette varie dei Centri di potere delinquenziale. E la FIAT? Quanto si è fatto dare dallo Stato sin dall’inizio del secolo scorso? Ha avuto a “buon prezzo” tutte le marche medie delle auto di allora. Basterebbe che restituisse anche essa almeno l’1% per aiutare la Patria. Invece, per amor di Patria li ha portati all’estero e licenzia i lavoratori! Il popolo che fa? Mette in un sondaggio dei probabili candidati al Governo, un dirigente della Fiat, che ha dichiarato che non ha ricevuto neanche un euro dallo Stato italiano. Eppur bisogna andare avanti e resistere. Quando a “governare ci sono dei disonesti” prima o poi troveranno pane per i loro denti: come è avvenuto in Libia, Iraq, Turchia, Siria, ecc. e come avverrà Israele... Quando esplode il Popolo l’incognita è certa... per qualche tempo. In Italia? Vogliamo ancora il disastro delle Brigate Rosse o Nere? Per amor del prossimo No! Diamo la CITTADINANZA ITALIANA almeno ai figli degli stranieri che nascono in italiana... non possono e non devono essere senza patria per decenni.
Omaggio al nostro Presidente GIORGIO NAPOLITANO perché non vuole discriminazioni... e si stupisce che ancora non si proponga una legge che faciliti la Cittadinanza italiana a chi nasce in Italia figlio di immigrati da altre Nazioni del mondo. (Provocazione). Ma allora perché al figlio di Bossi gli è stata data la cittadinanza essendo suo Padre il Po e sua mamma la Padania? I soliti raccomandati...  Comunque a Noi italiani ci fa piacere avere un Genio così immenso: ha contribuito moltissimo a risollevare l’Italia dall’abisso... Grazie Padolino... Grazie.
                                             Con amore da un Italiano d’OC svedese: Calogero Di Giuseppe

22 novembre 2011

LA SATIRA "pungente" DI CALOGERO

Noi italiani sappiamo.... dove metterVi la torre
pari o dispari a chi tocca prima...
Sanno dove metterci la torre Heiffel... senza smontarla.
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Signor presidente Sarkozì-tto e Si Ignora  Merkel (merce avariata).
Condivido quello che dice Fiorello di voi: ” ci fate ridere”.
Ma state attenti a Monti: vi farà piangere
Per tutti e due voi noi italiani non vi daremmo
neanche il leghista Calederoli.
Ah... dimenticavo: appena nominate il nostro presidente G. Napolitano
mettetevi in ginocchio.
La nostra torre Antonelliana non vale la pena sciuparla per la Si Ignora
Calogero Di Giuseppe
Pioltello  22 Novembre 20011

19 novembre 2011

................. E S S E R E O N O N E S S E R E.................

IL PERCHÉ DEI POETI.
......*......
Il silenzio, lo schieramento con l’Ingiustizia...
La vigliaccheria non li fa certo Poeti,
Ma scrittori di belle frasi che non lasceranno
Nessun segno nei cuori degli onesti.
......*......
Èssere o non essere... questo è il problema.  To be or not to be this is the question

Cari amici... a voi mi confesso...
Mi sono sempre chiesto, sin da bambino, perché la Giustizia è rappresentata con la bilancia e con gli occhi bendati. Allora pensavo in siciliano... non ero ancora andato alle scuole elementari: “ma picchì stu fattu?”, (ma perché questo simbolo). Siccome non sono tanto intelligente ho cominciato a pensarci spesso. Ma poi andando all’asilo, ora scuola materna, ho capito subito: scemo com’ero mi sono reso conto che la Giustizia, intesa come Equità, in realtà ci vedeva benissimo. La benda era una “apparenza finta”.  Quando mi bendavo per accertarmene non vedevo niente: proprio nulla. Però se mi bendavo con un velo... ci vedevo sì e no: ma ci vedevo. Da quell’esperimento mi spiegai perché le assistenti ai bambini dei benestanti del paese li facevano giocare con i giocattoli più belli (anche se a casa ne avevano altri) e quelli come me che a casa non ne avevano con quelli più brutti. Perciò decisi di non andare più in quella “scuola materna” che di materno non aveva nulla.
Mi mandarono in un’altra scuola materna ma migliorò di poco. Perciò preferii restare a casa.
Ma quando andai alle scuole elementari le cose cambiarono: I banchi erano tutti uguali, il calamaio pure. Anche l’inchiostro non guardava in faccia nessuno: macchiava i quaderni di tutti, anche quelli più costosi dei ricchi. Non solo... gli insegnati si rivolgevano a tutti... e siccome io stavo più attento degli altri, presto sono diventato uno dei quattro “leoni”delle classi per tutto il ciclo elementare. Quando mia mamma spiegò che per mancanza di soldi non potevo continuare gli studi il mio insegnate si mise a piangere. Cosa c’entra questo discorso personale con la Giustizia? La risposta è molto semplice: La Giustizia come dovrebbe essere non esiste in questo mondo. Però esiste l’EQUITA’ e la “Logica Conseguenza Civile”. Siccome non sono un genio mi spiego con degli esempi: Se a un cittadino politico non bastano 20mila euro, come mai legifera che 5oo euro debbano bastare per un cittadino padre di famiglia? Perché un minatore deve andare in pensione a 67 anni e un delinquente deputato ci deve andare con meno di 5 anni di legislatura? La Giustizia ci vede benissimo: manda in galera chi ruba una cassa di verdura e lascia fuori delinquenti già condannati che siedono in Parlamento. E vi pare poco, amici lettori, che giudici e poliziotti rischiano la vita per mettere  in galera le varie bande di criminali e i politicanti disonesti con le loro leggi li tirano fuori? I Poeti non solo devono essere “EQUI”, tanto quanto possono esserlo gli esseri umani, ma hanno il dovere di intervenire. Il silenzio, lo schieramento con l’Ingiustizia... la vigliaccheria non li fa certo Poeti ma scrittori di belle frasi che non lasceranno nessun segno nei cuori degli onesti. Finita la “guerra dell’ideologia” ogni Poeta deve porsi l’amletico problema: EQUITA’ INIQUITA’: I veri “partiti” rimasti.    Quanto sopra non è una lezione ma uno sfogo tra amici.
Calogero Di Giuseppe
Leggi COME MINIMO UNA MASSIMA di Dario Pericolosi, Poeta, 
www.calcioallapoesia.blogspot.com


16 novembre 2011

OGGI 16 NOVEMBRE 2011 E' UNA DATA STORICA

IL NUOVO GOVERNO
Oggi 16 Novembre 2011 è una data storica.
MARIO MONTI E IL GOVERNO DELLA RINASCITA.
(ELEGANZA, SOBRIETA’, SERIETA’ ED EQUILIBRIO...)
......*......
Caro Mario... facci rinascere. Lo vuole il nostro presidente GIORGIO.
La “DISCUSSIONE” è un epistolario perciò dedicato a dei conoscenti di buona volontà e di etica onestà.
Crediamo nella rinascita del nostro Paese perché fatto di cittadini lavoratori e in grandissima parte onesta.
Timidamente, per precauzione, suggeriamo a tutti i membri del Nuovo Governo Monti di stare alla larga.
da quei mastini che invece di dedicarsi all’Amministrazione del Paese sono scesi a livello di nulla facenti in TV
e si sbranano fra loro.
Perciò consigliamo di far rispettare il proprio ruolo istituzionale e apparire soltanto in TV
SOLO PER QUESTIONI Stato.
Siamo arrivati così in basso che un semplice conduttore radio tv, o direttore di una qualsiasi testata giornalistica,
è più importante di un qualsiasi ministro. Abbiamo persino la “TERZA CAMERA”.
Anche i segretari dei partiti politici hanno le loro colpe... dando spazio ai disonesti.
Noi siamo qui per questo: per urlare la nostra rabbia e sperare in MONTI e la sua orchestra.
Stiamo vivendo momenti drammatici: quasi tutte le categorie di lavoratori, imprenditori ecc.
hanno il proprio diritto di farsi rispettare per vivere o sopravvivere.
Ma i finanzieri, i banchieri, e tutti i grandi burocrati dello Stato NO!
Neanche i politicanti di tutti i partiti che ci hanno rovinati.
C'è una speranza: che tutte le persone oneste si ribellino democraticamente
per risollevarsi economicamente e moralmente.
Calogero Di Giuseppe


11 novembre 2011


L A  “D I S C U S S I O N E”
Poetica onestà           
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N. quattro                               C o n d i v i d e r e   -   d i v i d e r e   con. . .          ottobre  2011
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LA POESIA. E’ COME L’ARIA, SI TROVA OVUNQUE...“PER CHI SA VEDERE”
Ognuno di noi ha bisogno di comunicare… la solitudine è uno dei mali peggiori dell’esistenza umana. Credere nell’uomo significa credere in se stessi, con tutti i rischi della convivenza.
Non sappiamo perché siamo e ci siamo in questo mistero della vita.
Due sono le certezze: l’essere e il morire.

I G R A N D I T E M I

L ’ U  R  L  O
TUTTO E’ PEDUTO FUORCHE’ IL DISONORE
Per i politicanti tutto è perduto fuorché il disonore. Sono sempre più convinto che il più cattivo degli animali sia l’essere umano chiamato homo sapiens. Pare che sia stato creato apposta per complicare ogni cosa. La sua ferocia è indescrivibile... è pari al proprio egoismo. Questa premessa per spiegare che in questa crisi morale ed economica, che sta affamando e ridicolizzando la nostra Italia, non si vuol fare nessuna cosa equa se non a favore dei grandi finanzieri e dei malavitosi che stanno attorno alla setta politica. Non funziona nulla. È importante dire che della Patria a questi furfanti non gliene frega niente: le patrie loro ce l’hanno in Svizzera, a San Marino, A Monaco e a Montecarlo. O in qualsiasi altro posto equivoco. Ma soprattutto ce l’hanno all’Inferno... perché quello è il loro posto. Il Parlamento (Camera e Senato) è un covo di affaristi di tutte le risme che hanno sopraffatto la Politica, che è Scienza nobile, se nobile è chi la fa. Per essere sintetici, e per far capire meglio a chi non vuol capire, scrivo che il guadagno del crollo finanziario in borsa di una società va a finire in un’altra società speculatrice... e non si “brucia” come ci fanno intendere... annebbiandoci le idee. Morale del discorso: ci troviamo in crisi?  giusto o no è meglio che ognuno di noi faccia la propria parte. I politicanti (non politici e nemmeno onorevoli...) decidano una cifra da pagare in percentuale uguale per TUTTI: cioè chi ha mille euro paga per mille euro e chi ha mille miliardi per mille miliardi. Più semplice di così... Tutto il resto è malafede.  Questo ragionamento vale anche per la RIFORMA DELLE PENSIONI. La Costituzione spiega (articolo tre) che Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale...  Quindi perché un povero minatore o una donna metal meccanica devono andare in pensione a 67 anni e i disonorevoli del Parlamento no? Fateci caso... i segretari dei partiti politici contano poco o nulla. I direttori dei quotidiani sembrano padri eterni. I conduttori televisivi sono a servizio dei partiti... e consentono dibattiti incivili. Non si vergognano di farsi chiamare “terze camere” In questa babele osano affamare i poveri pensionati da 500 euro al mese e a quelli più fortunati 1200 come quelli che lavorano che non superano questa cifra. Eppure hanno la faccia tosta di continuare ad evadere le tasse e fare CONDONI FISCALI per gli amici degli amici...  Ma la colpa è anche di chi non si vuol difendere da queste bestie feroci. E i cosiddetti intellettuali? Che fanno? So che qualcuno dirà: NON SONO TUTTI UGUALI, ma che bella scoperta!  Che ne dite di tante ditte che lo Stato ha sovvenzionato, e che dopo aver intascato gli euro, si sono dileguate all’estero lasciando decine di migliaia di lavoratori disoccupati?  Gli dei non devono e non possono perdonare questi farabutti.
Onore e merito al  GRANDISSIMO PRESIDENTE  DELLA REPUBBLICA 
GIORGIO NAPOLITANO.
Calogero Di Giuseppe



Carestia e pensione  (1

Quando il lamento della fame
dalle viscere sale fino alla nuca
e t'opprime il cervello, senza pensare,
afferri la mela acerba…e mordi
e t'accorgi che denti più non hai.

Solo l'anima ti rimane
pronta a volare…
e dai l'addio alle terrene cose
e l'invisibile fiamma ti divora
senza capire
capire
ìre
re
e
.

1) Testo poetico verbo-visivo.
Pioltello 17 Aprile 2000

Calogero Di Giuseppe

3 novembre 2011


L A  D I S C U S S I O N E
          Poetica onestà           
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N.4                C o n d i v i d e r e   -   d i v i d e r e   con. . .          ottobre  2011
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    L A POESIA. E’ COME L’ARIA, SI TROVA OVUNQUE...“PER CHI SA VEDERE”
Ognuno di noi ha bisogno di comunicare…
la solitudine è uno dei mali peggiori dell’esistenza umana.
Credere nell’uomo significa credere in se stessi, con tutti i rischi della convivenza.
Non sappiamo perché siamo e ci siamo in questo mistero della vita.
Due sono le certezze:
 l’essere e il morire.
G I O R G I O   L A P I R A
Statista
Pozzallo1904-1977 Firenze
(Santo già da vivo)
Ricordiamo il 5 Novembre 1977 come data storica
Il compito di ogni uomo, degno di questo nome, è quello di rispettare se stessi... e quindi gli altri esseri che vivono sulla terra, animali e non: compreso il regno vegetale. Per far questo è necessario amare, amare, amare ogni cosa. Per chi crede in Dio e nella Chiesa Cattolica o in altre religioni che hanno i principi di cui sopra, il comportamento giornaliero diventa più facile: non facilissimo... ma meno difficile. Giorgio La Pira, Don Sturzo, Mattei, Aldo Moro, Dossetti, De Gasperi e tantissimi altri “Veri Uomini” del secolo scorso, anche quelli di diverse ideologie, come Sandro Pertini, Nenni, Saragat e tanti altri... hanno portato L’Italia, dopo la disastrosa seconda guerra mondiale, alla ricostruzione e ad un relativo benessere sociale, si da unire veramente l’Italia in unico Stato: Istruzione, autostrade, case popolari ecc. É insopportabile che qualche nano politicante odierno osa paragonarsi a loro... dopo aver cancellato quello che i titani di cui sopra hanno fatto.
Noi ricordiamo GIORGIO LA PIRA santo già da vivo. Spesso qualcuno che lo conosceva, incontrandolo si inginocchiava davanti a Lui. È luogo comune dire che la politica è “sporca”...  non vi pare un prodigio, se non un miracolo, che LA PIRA ha dimostrato che si può fare politica onestamente... dando un contributo alla nostra Costituzione rilevantissimo per la stabilità dello Stato? Così come i suoi amici e “avversari” e non nemici? Vi sembra poco convocare a Firenze tutti i più grandi potenti della terra? Vi sembra poco essere ricevuti dai capi delle nazioni più “importanti” di tutto il mondo? Abbiamo sentito il bisogno, in questa fase discendente della nostra Italia, di ricordare questo grandissimo essere umano non soltanto perché cattolico cristiano... ma soprattutto perché è stato un cittadino del mondo, il quale gli deve tanto. Conoscere Giorgio LA PIRA significa migliorare se stessi.
Sotto Vi ricordiamo i dati essenziali e un testo poetico a Lui dedicato.
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GIORGIO LA PIRA
Dati Essenziali
1904  Il 9 gennaio nasce a Pozzallo (Ragusa). 1914-22 È a Messina: si diploma in ragioneria, consegue poi la maturità classica e si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza.1926-33 Si trasferisce a Firenze, per seguire il Professor Betti, relatore della sua tesi di laurea. Diviene Incaricato di Diritto Romano.1934 Vince la Cattedra di Diritto Romano all’Università di Firenze. Fonda la Messa di S.Procolo, per l’assistenza materiale e spirituale dei poveri. 1939 Fonda e dirige la rivista “Principi”. La rivista è soppressa dal regime fascista. 1943 Ricercato dalla polizia, si nasconde prima nei dintorni di Siena poi a Roma. 1945 Deputato all’Assemblea Costituente. 1949 Sottosegretario al Ministero del Lavoro. 1951-56 Sindaco di Firenze: lotta contro la disoccupazione e i licenziamenti; straordinario impegno per l’edilizia popolare pubblica; incontri internazionali di Firenze. 1956-57 Rieletto Sindaco. Crisi della maggioranza centrista e dimissioni. 1958 Nuovamente eletto alla Camera dei Deputati. 1959 Viaggio a Mosca; parla al Soviet Supremo.1960-64 Per la terza volta Sindaco di Firenze, a capo di una giunta di centro-sinistra. 1965 Impegno per la pace in Viet Nam; viaggio ad Hanoi. 1967-75 Intensa attività internazionale; eletto Presidente della Federazione Mondiale delle Città Unite, si impegna per il dialogo in Europa, per il Medio Oriente, per la decolonizzazione. 1976 Ancora eletto alla camera dei Deputati. 1977 muore a Firenze, il 5 Novembre. L’Amministrazione Comunale, su nostra richiesta,  a Pioltello, ha dedicato una VIA GIORGIO LA PIRA.

                                         Calogero Di Giuseppe




POESIA DI UNA VITA
(Epitaffio a Giorgio La Pira)

Nacque…
e dal fuoco di Trinacria
trasse le fiamme del volere.

Visse…
e del genio di Firenze
volle le scienze del sapere.

Morì…
e dell'amor si sparse
l'eco nel mondo
rievocando le parole e gli atti.

Poesia d'una vita
che fu
ed è
politica di un poeta.
                                                  Calogero Di Giuseppe
                                                                                         Pioltello 11 Dicembre 1984

VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
..............
Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
.....
27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

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PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

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Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero