ALCIDE DE GASPERI
COLUI CHE RIFONDO' L'ITALIA
dopo la seconda guerra mondiale con onore e gloria.
Mario Draghi colui che sta salvando il nostro Stato e l'EUROPA.
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I GRANDISSIMI UOMINI DEL PASSATO
E I GRANDISSIMI PARASSITI DEL PRESENTE,
quasi tutti indagati che ci "sgovernano" e che hanno distrutto l'Italia.
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(ANSA) - TRENTO, 8 MAR - Andrà a Mario Draghi,
presidente della Bce, già governatore della Banca d'Italia, il Premio
internazionale 'Alcide De Gasperi-Costruttori d'Europa'.
Istituito nel 2004
nell'ambito della Giornata dell'Autonomia in Trentino, la Giuria con cadenza
biennale, conferisce un riconoscimento a chi ha raccolto il testimone dei primi
europeisti nel secondo Dopoguerra. Per l'edizione 2016 ha inteso premiare
l'impegno di Draghi sia all'interno del Governo italiano, sia alla guida della
Banca d'Italia, sia infine come presidente della Bce. Il premio gli sarà
consegnato il 13 settembre a Trento.
De Gàsperi (o Degàsperi), Alcide. - Statista (Pieve Tesino, Trento, 1881 - Sella di Valsugana 1954). Studente in
lettere a Vienna, partecipò nel 1904 alle
dimostrazioni universitarie di Innsbruck per l'istituzione
d'una facoltà giuridica italiana, subendo per ciò un arresto di 22 giorni.
Laureatosi, militò nel 1905 nell'Unione politica popolare; direttore del
giornale Il Trentino (1906), difese l'italianità culturale
e gli interessi economici della sua regione. Deputato del collegio di Fiemme
nel 1911, prese posizione per una sempre più completa autonomia trentina,
finché il 25 ott. 1918, insieme con gli altri deputati italiani al parlamento
di Vienna, proclamò la volontà delle popolazioni trentine di essere annesse
all'Italia. Dopo l'annessione egli, tra i membri più in vista del Partito
popolare italiano, fu deputato alla Camera (1921). Ostile al fascismo, dopo la
marcia su Roma sostituì L. Sturzo, andato in volontario
esilio, alla direzione del partito e fu membro attivo del Comitato
dell'Aventino; fu condannato a 4 anni di carcere per antifascismo. In seguito
fu impiegato nella Biblioteca Vaticana. Riorganizzò durante la Resistenza il
Partito popolare con il nome di Democrazia cristiana; dopo la liberazione di
Roma, fece parte del ministero Bonomi come ministro senza portafogli. Ministro
degli Esteri nel secondo gabinetto Bonomi e in quello Parri (dic. 1944 - dic.
1945), fu poi ininterrottamente presidente del Consiglio fino all'ag. del 1953,
governando dapprima insieme coi socialisti e coi comunisti e, dopo il 31 maggio
1947, con la partecipazione soltanto dei partiti di centro. Tentò poi, nel
breve ministero del 16 luglio 1953, un governo di soli democristiani.
Presidente della CECA dal maggio 1954, resse anche, dal sett. 1953 al luglio
1954, la segreteria del suo partito. Di particolare significato rimane l'opera
svolta da De G. per la ricostruzione del paese dalle rovine della guerra. La
sua politica estera fu inoltre risolutamente tesa all'inserimento dell'Italia
nell'ambito dell'Alleanza atlantica e alla realizzazione dell'Europa unita. Leggi su http://www.treccani.it/enciclopedia/alcide-de-gasperi/