1 giugno 2011

IL VENDITORE DI STELLE (Di Dario Pericolosi)

IL VENDITORE DI STELLE
Il venditore di stelle è un significativo racconto di Dario Pericolosi che si ispira all’attualità. Descrive un “fatto” che può capitare a chiunque... e riguarda la nostra Costituzione repubblicana. L’Assemblea Costituente nella seduta del 22 Dicembre 1947 ha approvato la Costituzione della Repubblica Italiana. Il primo articolo dei “Principi fondamentali” così è espresso: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". La sovranità appartiene al ... popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.  
La nostra Costituzione è talmente democratica che permette a chiunque di governare i cittadini italiani. Anche ai malfattori di qualunque genere. A tal punto di permettere a certi finanzieri di speculare sul lavoro degli altri e di toglierglielo quando e come gli pare. È il caso di Ettore (protagonista del racconto) professionista cinquantenne che a fine di una normalissima giornata è stato licenziato senza nessun preavviso. Con una cerimonia di funesto sapore al lavoratore le viene “imposto di firmare l’atto finale della sua attività”. Il padrone con i suoi leccapiedi, in blu scuro a righe, si aspettano implorazioni e sgomento dal lavoratore... Ettore invece, pur stordito dall’avvenimento, con flemma encomiabile firma e se ne va’, salutando i mascalzoni, lasciando la scia della propria dignità di uomo, democratico e libero. Dopo trent’anni di lavoro ora si trova a contare le stelle. La situazione attuale non gli consente di sperare per un prossimo impiego. Ma Ettore non molla... sa che prima o poi sarà Primavera. Questo veritiero racconto dovrebbe far riflettere e meditare parecchio chi lavora negli uffici pubblici statali e non, che quando sono dietro le loro scrivanie si sentono intoccabili e trattano i cittadini con sufficienza e senza alcun rispetto. Se questi signori perdono il lavoro diventano un nulla... cioè quello che sono.
L’autore, con questo racconto, ha sollevato con molta bravura un problema sociale, non solo economico ma anche morale e civile.
                                                  Calogero Di Giuseppe

Pioltello1 Giugno 2011
                                                                   

VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
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Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
.....
27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

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PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

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Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero