14 gennaio 2013

ALBERTO FIGLIOLIA


Alberto Figliolia, ormai, ci ha abituati alla sua bravura e alla
capacità di passare da un istante di banalità giornaliera,  
ad una sintesi poetica, artistica e storica dell’Arte. Calogero.



                        
PRIMATICCIO ALGERI
Una berlina blu mi si affianca al semaforo rosso: un nord africano
mi guarda dai finestrini abbassati per l’avida calura;
condividiamo per qualche secondo la stessa ipnotica musica
nel ruvido deserto della strada: pop rai che mi catapulta altrove
anche se sono qua, irrimediabilmente qua.
I palazzi corrono, ogni cosa mi scorre intorno, anche le persone
che non ci sono più, che sono andate via.
Il sole è una percussione tremenda, scarta le ombre.
 
 Poi, cammino per il paradiso artificiale di Brera,
verso il Napoleone  bronzeo e nudo del cortile d’onore,
la foglia di fico sul membro, prima dello scalone,
nella fila ordinata fra lingue di Babele.
Mi basterà un quadro di Altobello Melone
con la gentil dama e sullo sfondo, fra rocce e cielo,
una scintillante fortezza bianca a restituirmi alla realtà?
O forse dovrò  seguire la bella ucraina che ammira
il Caravaggio dalla luce gloriosa e sofferente
o l’avvenente moglie con la sua banale famigliola
o, ancora, le luci di Venezia del Canaletto  e della Gazzada,
Bellotto e il Guardi, il Segantini e Previati
in preda agli spasimi del cosmo?
ma, forse , più di tutto
ciò che mi colma il cuore è lo sguardo allucinato
di san Francesco nel ricevere , e sostenere, la terribile luce di
Dio.----------
ALBERTO FIGLIOLIA




VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
..............
Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
.....
27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

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PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

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Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero