8 ottobre 2016

 Juan Manuel Santos


PREMIO PER LA PACE 2016
Oslo ha scelto il suo Nobel per la Pace 2016: è il presidente della Colombia Juan Manuel Santos, che ha guidato il Paese verso il processo di pace con i guerriglieri Farc. Nonostante i colombiani abbiano preferito in maggioranza il "no" all'accordo, "questo - dice la Norvegia - non va inteso come un no alla pace. Il dissenso popolare è stato pronunciato contro una specifica formulazione dell'accordo. Perciò sottolineiamo proprio l'importanza che Santos guidi ora un più ampio dialogo, per una nuova stretta di mano che trovi basi ampie e quindi maggiore sostegno. Esortiamo tutte le parti, tutti i partiti, a dare il loro contributo". Il premio va a Santos, classe '51, giornalista e economista prima di fare politica in prima linea, diventare ministro della Difesa nel 2006 e assumere la guida della Colombia sei anni fa. Va a lui, sì, ma va anche "simbolicamente a tutti quelli che nel suo Paese hanno lottato per far avanzare la pace". Il presidente accoglie la notizia "sopraffatto, molto grato e sorpreso: il premio è estremamente importante per il futuro del processo di pace", commenta. Lui, che da ministro del governo Uribe fece guerra alle Farc, ha dato il via ai negoziati di pace - all'Avana, sono durati ben quattro anni. La scelta del Comitato, spiegano da Oslo, è di puntare su chi ha voluto spezzare la spirale di violenza di un conflitto civile che dura da mezzo secolo nel cuore d'America. La stretta di mano aveva i suoi oppositori, tra cui la destra guidata da Alvaro Uribe, e ha incontrato le resistenze di chi non voleva legittimare, garantendone l'ingresso in Parlamento, una organizzazione ritenuta responsabile di migliaia di morti, rapimenti e milioni di sfollati. Tra i punti più controversi del patto, per come è stato formulato e sottoposto a volto, ci sono l'amnistia per i guerriglieri, il loro diritto di "farsi partito" e la questione dei risarcimenti per vittime e parenti. Perché allora questo premio nonostante il popolo abbia preferito fermare l'accordo? Perché, spiega il comitato, il premio rappresenta proprio una scommessa sul rilancio del processo di pace dopo lo stop iniziale

VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
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Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
.....
27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

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PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

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Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero