Le opere di
Quasimodo rivelano il
suo carattere pensoso e umano... le sue "soluzioni" sono originali e ricche sul piano
artistico ed intellettuale. Il suo ermetismo si sviluppò in modo
esemplare. Quasimodo adottava un linguaggio scarno con sfumature
musicali contraddistinte da note di tristezza.
Salvatore Quasimodo
(1901-1968) è stato un poeta italiano esponente della corrente dell'ermetismo con Montale e Ungaretti;
ha inoltre ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 1959.
Tra le principali raccolte di poesie
di Salvatore Quasimodo si ricordano Oboe sommerso, Ed è subito sera e Lirici greci.
UN SEPOLTO IN ME CANTA
M'esilio; si colma
ombra di mirti
e il sopito spazio m'adagia.
Né amore accosta
silvani accordi felici
nell'ora sola con me:
paradiso e palude
dormono in cuore ai morti.
E un sepolto in me canta
che la pietraia forza
come radice, e tenta segni
dell'opposto cammino.
AGOSTO 1943
Invano cerchi tra la polvere,
povera mano, la città è morta.
È morta: s'è udito l'ultimo rombo
sul cuore del Naviglio: E l'usignolo
è caduto dall'antenna, alta sul convento,
dove cantava prima del tramonto.
Non scavate pozzi nei cortili:
i vivi non hanno più sete.
Non toccate i morti, così rossi, così gonfi:
lasciateli nella terra delle loro case:
la città è morta, è morta.
.......................................
Un sepolto in me canta. Questo "titolo" è gia un capolavoro che sintetizza lo stato d'animo del Poeta con la morte in cuore... sollecitato dalla pietraia, come se fosse radice, a cantare il suo dolore.
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