21 marzo 2012

"LA DISCUSSIONE" (Poetica Onestà)

 

2 commenti:

  1. Ciao Calogero. Tu lo sai già che sono molto d'accordo con molte cose del tuo dire. Son poeta anch'io fin da bambino e concordo con te "Poeti sì'fessi no". Tuttavia qualche cosa che non condivido del tuo dire te la voglio enunciare. Anzitutto non è giusto sparare contro i datori di lavoro. Come non è giusto sparare contro i politici seppur con qualche giusta riserva. Abbiamo avuto il fascismo (Dio ci scansi) che è stato ancor peggio. L'articolo 18 è più che altro uno slogan del momento... Qualche operaio, per ascoltare chi vuol farlo scioperare, rischia di perdere inutilmente qualche giornata di lavoro come premio per aver scioperato... Non tutti i politici sono onesti, come non lo sono neppure tutti gli operai e/o tutti i pensionati o alcuni falsi invalidi... Mi dirai "ma tu con chi stai?". Ti rispondo che sto assolutamente con le persone veramente oneste. Di queste persone encomiabili ne trovi in tutti gli ambiti come pure trovi delle persone disoneste. Il guaio è quando di persone disoneste ce ne sono troppe sia da una parte sia dall'altra. E qui non mi vorrei neppure dilungare... Ti voglio far presente però che ci sono tanti datori di lavoro onesti che fanno veramente fatica a tirare avanti (vedi cosa sta succedendo con alcuni suicidi di persone che non hanno via di scampo con Equitalia...)... Sono tuttavia molto comprensivo con tutti coloro che perdono il posto di lavoro e/o con gli esodati... Esistono anche quelli che non vogliono sporcarsi le mani con altri lavori perché ritenuti non idonei alle loro capacità intellettive... Non escludo nemmeno che la globalizzazione è la vera responsabile di tale stato di cose. E' qua che bisognerebbe aver la forza di agire con imperio ma che dubito noi siamo all'altezza di farlo... Ti posso aggiungere (tanto per renderti l'idea)che io ho due figlie che non trovavano lavoro oltre 20 anni fa e che il lavoro se lo sono inventato loro stesse, con la differenza che alcune volte non sono riuscite a pagare lo stipendio a quei pochi aiutanti che avevano alle loro dipendenze... Non appena essere riuscite con tanta fatica a onorare quanto di spettanza si son viste costrette a restare senza aiutanti. Questo penso possa renderti chiaro cosa vuol dire licenziare per questioni economiche. Oggi sono più sereno io che prendo quel poco di pensione dopo circa 40 di contribuzione (Credo che anche tu sei nello stesso contesto), che le mie figlie che talvolta fanno fatica a mantenere se stesse con la propria famiglia...
    Per finire, per ora, confido in tanta gioventù, la quale nessuno le vieta di costituirsi in gruppo politico per darsi da fare affinché la salute della nostra bella e ancora maltrattata Italia sia meglio governata. Ma il mio dubbio resta ancora forte che tutto ciò possa avvenire semplicemente perché i giovani di oggi soffrono ancor meno di come soffrivamo noi ieri...
    Nell'attesa, buona Pasqua a te e famiglia.
    Fortunato Surianello.

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  2. Che dirti...Caro Fortunato... io personalmente non ho di che lamentarmi. Le mie figlie lo stesso. Ma soffro per le tante ingiustizie che ci sono. Tu hai ragione ma è realtà quella che descrivo... sono convinto che c'è disperazione anche tra gli industiali e i piccoli e medi artigiani... ma sono i finanzieri che hanno distrutto la nostra Italia... con la complicità della stragrande parte del Parlmento Italiano veri e propri ladri di professione. Certo sono drastico:non ho pietà per i malfattori!Per fortuna ho tanti amici come Te. Ciao e Grazie.

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VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
..............
Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
.....
27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

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PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

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Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero