19 novembre 2011

................. E S S E R E O N O N E S S E R E.................

IL PERCHÉ DEI POETI.
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Il silenzio, lo schieramento con l’Ingiustizia...
La vigliaccheria non li fa certo Poeti,
Ma scrittori di belle frasi che non lasceranno
Nessun segno nei cuori degli onesti.
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Èssere o non essere... questo è il problema.  To be or not to be this is the question

Cari amici... a voi mi confesso...
Mi sono sempre chiesto, sin da bambino, perché la Giustizia è rappresentata con la bilancia e con gli occhi bendati. Allora pensavo in siciliano... non ero ancora andato alle scuole elementari: “ma picchì stu fattu?”, (ma perché questo simbolo). Siccome non sono tanto intelligente ho cominciato a pensarci spesso. Ma poi andando all’asilo, ora scuola materna, ho capito subito: scemo com’ero mi sono reso conto che la Giustizia, intesa come Equità, in realtà ci vedeva benissimo. La benda era una “apparenza finta”.  Quando mi bendavo per accertarmene non vedevo niente: proprio nulla. Però se mi bendavo con un velo... ci vedevo sì e no: ma ci vedevo. Da quell’esperimento mi spiegai perché le assistenti ai bambini dei benestanti del paese li facevano giocare con i giocattoli più belli (anche se a casa ne avevano altri) e quelli come me che a casa non ne avevano con quelli più brutti. Perciò decisi di non andare più in quella “scuola materna” che di materno non aveva nulla.
Mi mandarono in un’altra scuola materna ma migliorò di poco. Perciò preferii restare a casa.
Ma quando andai alle scuole elementari le cose cambiarono: I banchi erano tutti uguali, il calamaio pure. Anche l’inchiostro non guardava in faccia nessuno: macchiava i quaderni di tutti, anche quelli più costosi dei ricchi. Non solo... gli insegnati si rivolgevano a tutti... e siccome io stavo più attento degli altri, presto sono diventato uno dei quattro “leoni”delle classi per tutto il ciclo elementare. Quando mia mamma spiegò che per mancanza di soldi non potevo continuare gli studi il mio insegnate si mise a piangere. Cosa c’entra questo discorso personale con la Giustizia? La risposta è molto semplice: La Giustizia come dovrebbe essere non esiste in questo mondo. Però esiste l’EQUITA’ e la “Logica Conseguenza Civile”. Siccome non sono un genio mi spiego con degli esempi: Se a un cittadino politico non bastano 20mila euro, come mai legifera che 5oo euro debbano bastare per un cittadino padre di famiglia? Perché un minatore deve andare in pensione a 67 anni e un delinquente deputato ci deve andare con meno di 5 anni di legislatura? La Giustizia ci vede benissimo: manda in galera chi ruba una cassa di verdura e lascia fuori delinquenti già condannati che siedono in Parlamento. E vi pare poco, amici lettori, che giudici e poliziotti rischiano la vita per mettere  in galera le varie bande di criminali e i politicanti disonesti con le loro leggi li tirano fuori? I Poeti non solo devono essere “EQUI”, tanto quanto possono esserlo gli esseri umani, ma hanno il dovere di intervenire. Il silenzio, lo schieramento con l’Ingiustizia... la vigliaccheria non li fa certo Poeti ma scrittori di belle frasi che non lasceranno nessun segno nei cuori degli onesti. Finita la “guerra dell’ideologia” ogni Poeta deve porsi l’amletico problema: EQUITA’ INIQUITA’: I veri “partiti” rimasti.    Quanto sopra non è una lezione ma uno sfogo tra amici.
Calogero Di Giuseppe
Leggi COME MINIMO UNA MASSIMA di Dario Pericolosi, Poeta, 
www.calcioallapoesia.blogspot.com


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VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
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Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
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27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

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PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

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Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero