27 maggio 2012

GAVINO CONTENE, Poeta Sardo.

4 commenti:

  1. Ciao Calogero, bravo, stai facendo un buon lavoro facendo conoscere a noi giovani e meno giovani questi poeti dialettali. Il dialetto non deve morire mai.
    Dario

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  2. Sono d'accordo anch'io con te Dario, circa l'amore di Calogero verso i poeti dialettali italiani. Ma non tanto per il dialetto in se, quanto per ricordarci che i dialetti esistono ed esistevano semplicemente perché prima di noi parecchie popolazioni erano isolate dal mondo e si creavano una "lingua" propria. Oggi parecchi dialetti tendono sempre di più ad essere italianizzati, come pure la lingua italiana presso qualche paesino viene dialettizzata. Credo di essermi spiegato a sufficienza... Dirò di più. Se dovessimo prendere come esempio un paesino ISOLANDOLO totalmente dal mondo esterno: dopo nemmeno un quarto di secolo, si è già costruita un'altra lingua. Ecco tutto il mistero. Poi si potrebbe anche andare oltre per spiegare il come e il perché fa parte del fascino del nostro pianeta terra. Ma tutto parte dall'essere o più o meno isolati da un certo contesto mondiale.
    Fortunato Surianello.

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  3. Che dire? Sono un "povero diavolo" che lotta sempre per quello che credo sia bello: come il dialogo fra "veri amici".
    Pur stando bene in famiglia, senza l'Amicizia, l'Onestà e la Poesia e l'Ironiami sentirei un uomo inutile e infelice. Grazie per le belle parole.

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  4. Penso che ti riferisci a me, Calogero. Vero? Per cui, in quanto alla poesia ti avevo già detto tempo addietro che la amo fin da bambino. Certo. Ma nella vita non basta solo la poesia. E' necessario amare le cose belle e lottare continuamente contro le cose brutte create da uomini di pochi scrupoli. E' un discorso molto complicato questo... Ma almeno noi "poveri diavoli" ci consoliamo scrivendo ogni tanto qualche poesia per sollevare il nostro morale dalle stupidità umane...
    Con amicizia.
    Fortunato.

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VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
..............
Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
.....
27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

......................

PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

..................................................................

Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero