24 gennaio 2012

POETI...

IL MISTERO DELLA POESIA
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Definire che cosa è la Poesia non è possibile. Si può provare a capire che cosa dice, o vorrebbe dire, un poeta con i suoi versi. Tenendo conto che non sempre i letterati sono capaci di esprimere Poesia , al contrario un analfabeta,  o semi-analfabeta, qualche volta ci riesce benissimo. Si evince che la Poesia si “adagia” nella mente di chiunque. Non guarda a quale università appartenga il presunto o vero poeta. Né si preoccupa se sa leggere o scrivere. Che i primissimi poeti  erano “improvvisatori”, nati prima della scrittura, è Storia indiscutibile. Ci sono migliaia di esempi inconfutabili. Non ci resta che tentare di capire cosa vuol dire il Poeta con i suoi versi. Questo non è facile perché ogni lettore ha i propri stati d’animo che , nel momento della lettura, lo inducono a delle emozioni personali... e quindi diversi degli altri. Il testo qui sotto riportato esprime quattro temi principali: la vecchiaia di una bellissima donna, il percorso di ogni creatura su questa terra, la tristezza d’un poeta cosciente che nulla può cambiare di questa società senza amore. La speranza che qualcuno liberi l’amarezza che ha nel cuore. La premessa dei miei libri dagli anni ’70 in poi è sempre la stessa, là spiega meglio i concetti di cui sopra.
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CHE TRISTEZZA
(Ad una amica) (1

Serena... chi sa com’eri bella
Quando bocciol di rosa Tu... eri
E l’animo gentile su volava
Dietro alle sillabe dei versi tuoi.

Fuochi d’artificio i tuoi sentimenti
Meteore colorate sparse in cielo
Bruciate in un momento,
Si... come brucia l’animo
In cerca d’un amore che l’ascolti.

Or dimmi Serena che tanto sai...
A che vale vagare in questo mondo
Con un verso in mano aperta
E l’altro nel cuore chiuso?

Poeti... pur gregge che bruca l’erba
D’avvelenato prato senza fiori.
Vati... stami ch’ogni vento strapazza
...fa morire insieme d’ogni speranza.

Ho nel cofanetto il mio cuore
Forse qualch’uno l’aprirà.
E, intanto... io...io... Tu... gli  altri....
.....*.....
Calogero Di Giuseppe
                                       Primo Ottobre  2011

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VERSO LAMPEDUSA

V E R S O L A M P E D U S A

Calogero Di Giuseppe

Donare se stessi ... è questo che dovrebbero fare tutti i Poeti.

Soprattutto amare tutto e tutti. Non bisogna essere per forza santi... ma essere coerenti con la sensibilità della “espressione dell’anima”, chiamata Poesia.

Non si può essere poeti e infischiarsene del prossimo.

Migliaia di disperati scappano verso il mare per la Libertà e la trovano nei fondali del mare...

o prima ancora nell’arsura dei deserti.

Questo mi suggerisce la poesia della sensibile amica

Luisa Colnaghi.
..............
Arrivati alla spiaggia
lacerati nel corpo
con l'animo vuoto
sono sfuggiti alla tempesta
la lingua straniera
tradita nel ricordo
… fame, freddo
del tempo coloniale
scaldati al fuoco di Dio
dividiamo il nostro pane
Sanfrancesco ha donato
veste e mantello
ha parlato al lupo
.....
27 maggio 2011Luisa Colnaghi


L'ITALIA S'E' DESTA



L’ITALIA SE DESTA





DAL 13 Giugno scorso il “Tricolore” della nostra Bandiera è più pulito. Splende di più. Si è liberato dal grigiore in cui l’avevano infangato alcuni cittadini italiani. I veri italiani non sono un popolo di ladri o puttanieri. È naturale che in una nazione vi siano delle minoranze di farabutti e degli avanzi di galera che, spesso, sopprimono i bisogni dei cittadini esemplari.



ORA L’ITALIA S’È DESTA ...



lo dimostrano gli ultimi tre eventi elettorali democratici. Finalmente l’Italia ha riscattato il proprio onore con un Nuovissimo Risorgimento Italiano". La spazzatura è ancora al potere: diamoci da fare con una scopa nuova.



Vigiliamo e non fidiamoci di nessuno.



Calogero





AUTORI OSPITI

Pioltello, Via George Bizet, Musicista

I GRANDI UOMINI

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PEPPINO IMPASTATO

Giuseppe Impastato è uno dei grandi eroi sacrificatosi per la dignità della Sicilia e per riscattare la dignità di ogni uomo degno di tale nome. Ha lottato contro la mafia di cui “il padre ne era componente”. La verde città di Pioltello gli ha dedicato uno dei suoi grandi giardini pubblici per bambini, in via George Bizet proprio davanti ai plessi delle scuole elementari e medie. Nel cippo che lo ricorda si può leggere una delle sue poesie sottoscritta.

Lunga è la notte

e senza tempo.

Il cielo gonfio di pioggia

non consente agli occhi

di vedere le stelle.

Non sarà il gelido vento

a riportare la luce

né il canto del gallo,

né il pianto di un bimbo.

Troppo lunga è la notte

senza tempo

infinita.

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Ai prepotenti d’Italia, “Poetica Onestà” ricorda che sono ad un passo dalla morte: fisica e morale.

Neanche i vermi potranno sopportare la loro anima puzzolente.

Calogero